Si sente spesso parlare di building automation, che viene erroneamente confusa con la domotica: per la verità, si tratta di due sistemi molto simili tra loro ma con differenze sostanziali nella dimensione dell’ambito applicativo. La building automation, infatti, altro non è che l’insieme di tutte le tecniche e gli strumenti che consentono l’automazione delle funzioni degli impianti di un edificio ad uso non abitativo. Lo scopo della building automation è ottimizzare le prestazioni della struttura e aumentare i livelli di vivibilità, comfort e sicurezza all’interno degli ambienti.
In questo articolo, pertanto, oltre a chiarire la differenza tra domotica e building automation, vedremo insieme cosa si può fare con quest’ultima in uno spazio che, come abbiamo detto, non è utilizzato a scopi abitativi come le imprese, ma anche gli ospedali, le scuole, i ristoranti e molto altro ancora.
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Building automation e domotica
Come abbiamo accennato i due termini vengono spesso confusi. Non c’è da stupirsi: il fine, infatti, è identico e consiste nel miglioramento della qualità della vita di coloro che frequentano gli ambienti. La differenza sta nella dimensione dell’ambito applicativo: mentre la domotica si riferisce all’ambiente domestico e alla possibilità di gestire i dispositivi (come elettrodomestici, illuminazione, serrande), la building automation è orientata al miglioramento di un edificio con tecnologie che permettono di gestire gli impianti tecnologici, le reti di comunicazione e le reti informatiche.
Cosa si può fare con la building automation?
In generale, possiamo dire che la building automation viene impiegata in un edificio per gestire la maggior parte dei controlli, per esempio degli accessi e i sistemi antintrusione, l’illuminazione, la raccolta di dati, il condizionamento e la climatizzazione invernale (termoregolazione), ecc.
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In quest’ultimo caso, la building automation permette di ottenere alti livelli di efficientamento energetico in quanto consente di regolare tutti i consumi energetici all’interno dell’edificio, evitando sprechi o dispersioni di energia. Il tutto si traduce in risparmio economico sulle bollette e contribuisce a promuovere la sostenibilità ambientale, proprio evitando di sfruttare risorse energetiche che non servono.
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