Fotovoltaico con accumulo, la soluzione adatta alle aziende
23/11/2021
Si sente spesso parlare di fotovoltaico con accumulo e di sistemi che funzionano grazie a questa particolare modalità di approvvigionamento energetico e non a caso: il fotovoltaico con accumulo rappresenta un grande vantaggio non solo perché permette di produrre energia a impatto ambientale minimo, ma anche perché consente di risparmiare in bolletta cifre notevoli, permettendo a chiunque ne faccia uso di potere contare sull’autoconsumo parziale o totale.
Un discorso di questo tipo vale soprattutto per le aziende, per le quali il fotovoltaico con accumulo rappresenta un vero e proprio asset strategico su cui vale la pena di investire. Da una parte, infatti, il rispetto dell’ambiente è un tema di social & environmental responsibility che è importante portare all’attenzione del grande pubblico anche in ottica di marketing; in secondo luogo, poi, tra gli obiettivi che tale sistema consente di raggiungere rientra anche quello di ridurre le spese elevate, a patto di dimensionare l’impianto in base alle proprie esigenze.
Il risultato non è un vantaggio da poco: la spesa energetica, infatti, è una delle voci di costo che, in particolare in Italia, incide pesantemente sui bilanci aziendali e, soprattutto in un momento storico in cui i prezzi dell’energia elettrica nazionale si sono avvicinati alle medie europee ma per le imprese continuano a persistere differenziali quasi sempre svantaggiosi, ridurre le bollette senza danneggiare la produttività diventa una priorità a cui il fotovoltaico con accumulo può dare risposte efficaci e in breve tempo. Ma come funziona esattamente il fotovoltaico per le aziende, segmento in cui rientrano gli impianti di taglia commerciale (>20 kW)? E perché, tra le diverse scelte offerte dalla tecnologia, si dovrebbe optare per un fotovoltaico con accumulo?
Come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo
Per capire perché un impianto fotovoltaico con accumulo è la soluzione adatta a un’azienda è bene partire dal suo funzionamento e la spiegazione è già presente nel suo nome: con un impianto di questo tipo, infatti, è possibile immagazzinare (o accumulare) quella parte di energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che non viene utilizzata subito al momento della sua produzione. Il sole, che è la fonte di energia per un sistema di questo tipo, non è disponibile costantemente e, pertanto, qualora si facesse uso dei solo pannelli solari, l’energia solare potrebbe essere sfruttata solamente in alcune fasi della giornata. Nelle ore di luce, poi, l’impianto fotovoltaico, se dimensionato correttamente, produce più energia di quanta se ne riesce a consumare ed è qui che entra in gioco il sistema di accumulo. Lo stoccaggio dell’energia elettrica effettuato tramite l’installazione di un sistema di batterie di accumulo permette, infatti, di utilizzare tale energia in eccesso in un momento successivo. Ciò vuol dire che, grazie al sistema di accumulo connesso ai pannelli solari, sarà possibile consumare energia elettrica autoprodotta anche quando non c’è il sole, cioè nelle ore serali, di notte, o in giornate di brutto tempo con pioggia o cielo nuvoloso, quando l’impianto produce inevitabilmente di meno.
Fotovoltaico con accumulo: perché le aziende dovrebbero dotarsene
Il primo motivo è legato al sistema del fotovoltaico tout court: si tratta, come già detto, di un metodo di approvvigionamento energetico che non prevede dispendio per l’ambiente e, dunque, permette alle aziende di avere energia pulita con grande ritorno non solo dal punto di vista degli obblighi di responsabilità d’impresa, ma anche per l’immagine dell’impresa stessa.
A questo si aggiunge il tema del risparmio e, dunque, dell’abbattimento dei costi in bolletta, che permette di liberare risorse da investire in altro modo.
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