Quando si realizza un impianto elettrico, per poter installare prese, interruttori, quadri, ecc.., si devono realizzare degli opportuni “condotti elettrici” all’interno di pareti e pavimenti. Appare ovvio che i cavi elettrici non possono essere posati direttamente sulla muratura o nel substrato del pavimento senza essere opportunamente protetti. Ecco perché i cavi elettrici vengono inseriti in tubi più grandi – in genere in materiale plastico – che servono a proteggere i cavi da urti, umidità e compressioni.

Tubi rigidi

Sono tubi che vengono utilizzati per condutture rigide e non possono essere piegati se non ricorrendo ad un attrezzo meccanico. Di solito, tra gli utilizzi più comuni, c’è quello delle “canaline” per impianti elettrici esterni.

Tubi corrugati

Sono tubi protettivi che vengono utilizzati negli edifici e si caratterizzano per la presenza bene in vista alcuni dati relativi alla fabbricazione. I tubi corrugati si contraddistinguono in base all’utilizzo specifico che se ne fa, per colore diverso. I colori dei tubi corrugati sono:

• Nero: vengono utilizzati per la distribuzione dell’energia elettrica
• Blu: utilizzati per impianti audio/video e citofonici
• Verde: utilizzati per il passaggio dei cavi telefonici o per i cavi di ricezione TV
• Marrone: utilizzati per gli impianti di sicurezza (antifurto, antincendio, ecc..)

I tubi devono inoltre riportare per legge, come si accennava in precedenza, il nome del costruttore o del venditore nonché il marchio di identificazione per permettere di risalire al produttore nella documentazione del venditore.

Per i tubi passacavi è previsto altresì un codice che riassume le caratteristiche tecniche, composto da quattro cifre con i dati relativi a:

• resistenza a compressione
• resistenza all’urto
• temperatura massima di installazione e utilizzo
• temperatura minima di installazione e utilizzo

questo codice tuttavia non è obbligatorio ma fornisce indicazioni utili sulle tipologie di impiego dei tubi passacavi.